
Not giving a fuck about not giving a fuck
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Queste sneakers sono nate come Adidas Tournament nei primi anni ’70, quando fecero il loro debutto ufficiale, giusto pochi anni dopo le Superstar, la loro big sister Adidas con cui hanno condiviso parecchio. Trasformatesi in Adidas Campus nei tardi anni ’80, presentano una struttura simile a quella delle Gazelle, con una tomaia in suede e colori iniziali prevalentemente tenui, sui toni del burgundy e del black: anche loro hanno un backgrund basket-centrico, comunque meno fortunato dell’incredibile successo raggiunto una volta uscite dai 15 x 28, diventando in fretta l’icona incontrastata dei breakers e del mondo hip-hop. Se la tradizionale “punta a conchiglia” delle Superstar è diventata immortale grazie a “My Adidas” dei RUN DMC, dall’altra parte le Campus hanno trovato un alleato in quei folli dei Beastie Boy, che hanno portato la popolarità dello loro peppe preferite a un livello prossimo all’immortalità. Sostituire i lacci factory con stringhe grosse e colorate era un modo che avevano i B-boy per dare un aspetto più cool alle loro sneakers Adidas, ma non l’unico: era fondamentale matchare le scarpe con il resto dell’outfit per scendere in strada con un look da vero “king of the hood”, giusto per far capire come giravano le cose in quartiere sin dal primo sguardo. Ecco perché siamo felicissimi del ritorno delle Campus, che hanno conservato la tradizionale tomaia in suede con inserti in pelle a contrasto, oltre alla suola a spina di pesce in gomma per un comfort che i Beastie Boys avevano intuito già parecchio tempo fa – occhio lungo Mike D e compagnia eh? Il tuo paio è già qui che ti sta aspettando.
Le Adidas Originals Campus sono ora disponibili sull’Adidas Originals Store di Graffitishop.
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