
Not giving a fuck about not giving a fuck
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Kirill Kogan (@kogancult) è un illustratore tedesco di origine russa cresciuto a pane e Dragon Ball Z. La fissa per videogiochi, fumetti e cartoni lo ha fatto avvicinare al disegno già da piccolo, e oggi produce fumetti e grafiche per brand che sono una specie di famiglia allargata per uno skater come lui, tra cui Brain Dead e Polar Skate.
Abbiamo approfittato della sua ultima collaborazione con Carhartt WIP per fare due chiacchiere su videogiochi, lavoro e progetti futuri.
Ciao Kirill. Prima curiosità: scrollando il tuo profilo Instagram si vedono un sacco di illustrazioni e disegni sci-fi. Da dove arriva questa fissa?
Quando avevo 6 o 7 anni ero sempre a casa da solo. Mi annoiavo, così mi sono attaccato alle VHS pirata di Star Wars dei miei vicini. Quando mi sono trasferito in Germania ho iniziato con i videogiochi, soprattutto FPS: Half Life, Counter Strike e altri titoli che non ho mai dimenticato.
Tanti di noi sono cresciuti guardando Dragon Ball e leggendo Naruto. Quali cartoni e fumetti sono stati importanti per te? Per cosa sei in fissa ultimamente?
I fumetti sono una scoperta recente, perché da piccolo passavo un sacco di tempo davanti alla Tv, quindi guardavo soprattutto film e cartoni. Per un po’ ho venduto disegni di DBZ per 2€, a scuola. I ragazzini si picchiavano per averli; erano davvero fighi, in effetti.
Adesso mi gasano molto Berserk, JoJo e quasi tutte le cose giapponesi. Anche i fumetti americani sono una bomba; alcuni autori di graphic novel spaccano, e Benjamin Marra è un genio.
Oltre agli artwork, sei anche uno skater. Come hai iniziato?
Quando ero già in Germania, grazie a un amico. Devo molto allo skate. Credo formi il Charakter, ti fa conoscere un sacco di persone. È così che ho iniziato a lavorare con Polar e Brain Dead.
Ecco, hai collaborato o stai collaborando con un sacco di brand. Che progetti hai per il futuro?
Ho un sacco di roba per le mani, ma non posso ancora parlarne, è tutto top secret. Brain Dead è tipo la famiglia, quindi con loro combino sempre qualcosa. Idem per Carpet e Market. In questo momento sono molto in hype per il mio primo libro, che spero di pubblicare quest’anno.
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